Psicologo per le dipendenze patologiche. Cosa ci sostiene veramente?

Psicologo Dipendenze

L’importanza della comprensione di sé nella cura della dipendenza da sostanze e nelle nuove dipendenze

Se ti trovi su questa pagina probabilmente vivi o ha vissuto un’esperienza di dipendenza o qualcuno a te caro la sta vivendo, per questo puoi cercare uno psicologo qua a Perugia. Intanto proviamo a comprendere assieme cosa è dipendenza e cosa non lo è, ma soprattutto quali sono, perché alle dipendenze da sostanze se ne aggiungono altre meno conosciute.

Cosa si intende per dipendenza patologica?

Si tratta di una condizione caratterizzata da una forte e opprimente necessità di consumare una sostanza specifica, o di impegnarsi in determinati comportamenti, nonostante le conseguenze negative che ne derivano. Questa necessità persistente e incontrollabile interferisce significativamente con la vita quotidiana di un individuo, influenzando il suo benessere fisico, mentale e sociale. Proprio per questo risulta necessario un aiuto competente da parte di uno psicologo che si occupi di dipendenze.

Quanti tipi di dipendenze esistono?

Le dipendenze che riguardano le sostanze, nelle quali è il principio attivo contenuto in una determinata sostanza chimica (droga, alcol, caffè tabacco, farmaco, ecc.) a generare quelle sensazioni che creano dipendenza. Queste sono le dipendenze più conosciute e che in certo modo sono “tradizionali” e spesso correlate ad uno stigma sociale.

Accanto a queste se ne aggiungono altre che coinvolgono le dinamiche comportamentali, relazionali, affettive e pulsionali dell’individuo che presentiamo in una lista non esaustiva:

– Dipendenza dal gioco d’azzardo
– Dipendenza da cibo
– Dipendenza da lavoro
– Dipendenza dalle tecnologie
– Dipendenza da internet
– Dipendenza da attività fisica
– Dipendenza da shopping
– Dipendenza dal sesso (reale o virtuale)
– Dipendenza dalla perfezione fisica
– Dipendenza affettiva

Vediamo che qualsiasi aspetto della vita quotidiana può comportare una dipendenza per cui occorre chiarificare meglio quelle caratteristiche che rendono una situazione patologica. Di solito dipendenza patologica non è solo una questione di “quantità” ma si presentano condizioni come:

  • Perdita di Controllo: ci sono difficoltà a controllarsi o limitarsi benché vi siano tentativi di farlo.
  • Persistenza nonostante le Conseguenze Negative: la persona continua a persistere come in un processo di autodistruzione.
  • Forte Desiderio o Compulsione: è presente una brama non contenibile.
  • Sintomi di Astinenza: comparsa di sintomi fisici o emotivi quando la sostanza non viene consumata o il comportamento dipendente non viene eseguito.

Quali sono le cause delle dipendenze?

Psicologo Dipendenze Perugia - Triangolo di Zinberg

Per quanto riguarda le sostanze ogni scuola psicologica può avere i suoi modelli di interpretazione (caratteristiche di personalità, apprendimenti, ecc.) ma è certo che quello della dipendenza è un fenomeno multiforme nel quale si intersecano variabili biologiche, personologiche, familiari, sociali e culturali. 

Una spiegazione integrata per la dipendenza da sostanze è quella che prende il nome dal suo formulatore. Questa è conosciuta come il “Triangolo di Zinberg” in cui si prendono in considerazioni tre fattori:

  • (DRUG): le caratteristiche della sostanza stessa, come i suoi effetti farmacologici, la via di somministrazione, la potenza e la disponibilità.
  • (SET): lo stato mentale, emotivo e fisico dell’individuo che consuma la sostanza. Questo include fattori come la personalità, le esperienze passate, la salute mentale, le credenze e gli atteggiamenti nei confronti del consumo.
  • (SETTING): l’ambiente fisico e sociale in cui avviene il consumo della sostanza. Questo include fattori come il contesto culturale, sociale, economico e legale, oltre alle condizioni immediate come il luogo, la compagnia e il contesto specifico in cui si trova l’individuo.

È l’interazione tra questi vertici del “triangolo” che determina l’esperienza dell’individuo con la sostanza e il suo rischio di sviluppare una dipendenza. Pertanto, non è possibile spiegare l’abuso di sostanze solo in termini di fattori individuali, come la personalità o la predisposizione genetica ma è necessaria un’interazione tra i fattori in gioco. 

Per quanto riguarda gli altri tipi di dipendenza tale interazione tra fattori si fa più sfumata, in quanto il vertice della sostanza è preso da un comportamento (es. il gioco), un’idea (es. la perfezione fisica), un oggetto (es. lo smartpthone) e così via. Pertanto le dipendenze per cui puoi andare in cura da uno psicologo non sono solo le tossicodipendenze.

Una breve amplificazione

La parola “dipendere” deriva dal latino “dependēre“, composto di “de” e “pendēre“, che significano rispettivamente “da” e “pendere” e quindi letteralmente “pendere da qualcosa“. La Treccani ci porta al significato di “essere determinato da”. Nel caso delle dipendenze emerge chiaramente come il senso di sé dell’individuo è determinato dall’oggetto di dipendenza. Questo risulta evidente anche nella dipendenza affettiva dove la persona può arrivare a subire le peggiori umiliazioni o maltrattamenti pur di mantenersi appesa a quel senso di identità dato dalla relazione tossica.

Luigi Zoja sostiene che la dipendenza può essere vista come un tentativo di superare una crisi esistenziale, una ricerca di una nuova identità e di un senso di appartenenza affidato a qualcosa di esterno da sé. Essa può essere paragonata alla ricerca di una scorciatoia rispetto al modello dei riti di iniziazione tradizionali, che hanno lo scopo di accompagnare l’individuo da uno stato di innocenza e inconsapevolezza a uno stato di maturità e consapevolezza. 

I riti classici infatti si muovono entro uno schema che prevede una “morte simbolica” nella quale si abbandona il proprio stato precedente e si prova una sensazione di perdita anche dolorosa. Una fase di “trasformazione”, nella quale si può provare un senso di confusione rispetto all’adattamento al nuovo stato. Infine, visto che tali riti sono rivolti alla “rinascita”, l’individuo deve assumere su di sé il nuovo stato come può essere quello di adulto, genitore, lavoratore, ecc. La dipendenza patologica comporta il non abbandonare uno stato mentale oramai “non più attuale” (quello fanciullesco di solito) e vengono messe in atto azioni autodistruttive che rischiano di concretizzare una morte che dovrebbe essere simbolica.

Anche secondo la prospettiva analitica le dipendenze non riguardano esclusivamente l’individuo, in quanto si pone il problema del fatto che se non vi sono più riti di iniziazione codificati dalla cultura (il setting del triangolo di Zinberg), il soggetto può rimanere in balìa dei propri stati mentali e affettivi, mentre ogni gruppo si inventa il proprio rito autodistruttivo.
Si pone così la necessità di un’educazione al rispetto per la vita e per se stessi, in cui si è orientati a sviluppare relazioni sane e significative in un contesto che cerchi di fornire opportunità di crescita e di realizzazione personale
Quindi qualsiasi approccio da parte dello psicologo che sia rivolto alla cura delle dipendenze deve saper integrare le dimensioni individuali, familiari e sociali.

In conclusione

Le dipendenze sono relative a fenomeni molto sfaccettati che, più di altri, pongono in relazione l’individuo con il contesto per cui è necessario uno sguardo biopsicosociale. In un’ottica psicologica occorre porsi una serie di domande come quale è il compito evolutivo che cerca di evitare l’individuo? Cosa gli fa paura? Chi o cosa lo trattiene? 

Ma oltre a queste domande occorre allargare la riflessione al contesto sociale in cui egli è, quindi non solo chi frequenta, ma anche che opportunità offre il luogo dove vive, che partecipazione comunitaria c’è e così via.

Pertanto, quando si parla di dipendenze è importante che l’intervento non sia qualcosa di isolato al solo individuo, rinforzando anche lo stigma che questi porta su di sé. L’individuo è il punto di partenza per poi far sì che ogni nodo della rete, in cui questi si sente intrappolato e appeso, riesca a sciogliersi.

Se vivi a Perugia o dintorni, credi di avere un problema di dipendenze e cerchi il supporto di uno psicologo per ritrovare una vita più equilibrata e libera da legami nocivi puoi visitare la pagina dei contatti e chiedere una consulenza.

Dipendenze Patologiche: FAQ

I segni e i sintomi delle dipendenze non sono univoci ma mutano a seconda della sostanza o del comportamento coinvolto, ma in genere includono la perdita di controllo e un bisogno compulsivo; l’aumento della tolleranza o bisogno di impegnarsi di più in un dato comportamento (come lo scommettere somme sempre più alte ad esempio); i sintomi di astinenza, l’isolamento sociale, i cambiamenti nell’umore e nelle abitudini di vita.

La dipendenza fisica si riferisce alla necessità del corpo di avere una determinata sostanza in circolo per funzionare normalmente, quello che molti fumatori sentono rispetto alla nicotina ad esempio. La dipendenza psicologica è legata a quanto sperimentato a livello cognitivo, emotivo e comportamentale. Per tornare all’esempio del fumatore possiamo pensare alla sensazione procurata dal tenere la sigaretta in bocca. L’insieme di queste sensazioni rendono difficile uscire dalla dipendenza nonostante le conseguenze negative

Il rischio di sviluppare dipendenze è influenzato da una combinazione di fattori biopsicosociali. Ad esempio se l’assumere sostanze è una pratica condivisa nel gruppo dei pari aumenta il rischio. Per quanto riguarda le nuove tecnologie, la loro disponibilità, senza un’educazione e una regolazione dell’accesso fin dall’infanzia può essere un rischio. Vi sono fattori psicologici come la tolleranza alla frustrazione per cui divenire dipendente da una sostanza o da altro diviene un modo di autoregolazione del proprio stato emotivo. Anche l’impulsività è un fattore di rischio perché porta a non valutare gli esiti dei comportamenti. Le esperienze traumatiche possono essere anche esse un fattore di rischio in quanto l’impegno nei comportamenti o l’assunzione di una sostanza possono aiutare nel fronteggiare i sintomi intrusivi legati a tali esperienze.

La cura delle dipendenze è molto complessa perché ci sono molti fattori in gioco, occorre quindi la presenza di un team multidisciplinare. Se parliamo di sostanze è necessario l’intervento di medici con varie specializzazioni a secondo delle patologie concomitanti, oltre che di psichiatri, assistenti sociali, educatori. L’intervento psicologico da solo è raramente risolutivo e si basa per lo più a sostenere la motivazione al cambiamento dell’individuo. Per alcol, fumo, gioco è importante il supporto fornito da coloro che vivono la stessa esperienza attraverso i gruppi di sostegno. Per quanto riguarda la dipendenza affettiva spesso associata a violenza domestica sono molto importanti i centri anti-violenza. Ad ogni modo è bene tenere presente la rete di servizi che il S.S.N. mette in atto attraverso le linee guida regionali. Di cruciale importanza sono le attività di promozione della salute e di prevenzione sostenute dall’indirizzo ministeriale.


“E' più facile appoggiarsi a un altro che stare in piedi da solo.”

Jack London Citazione
Jack London (1876 – 1916)

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